Sono sempre di più i cibi contraffati che approdano sulle nostre tavole: si tratta di truffe alimentari.

Ecco i consigli di whuis.com per riconoscere le frodi alimentari e tutelare la nostra salute.

Oltre che un danno alla nostra filiera produttiva ed economica, le truffe alimentari sono una minaccia per la salute.

Date di scadenza contraffatte, provenienza non certa e materie prime scadenti infatti sono un vero e proprio pericolo.

Nonostante i ferrei controlli messi in atto dagli entri preposti, i cibi contraffatti continuano ad invadere il nostro mercato.

Carni, vino, formaggi, vino, olio, pesce e miele sono tra gli alimenti più colpiti dalla contraffazione. Le sofisticazioni alimentari sono sempre più raffinate è quindi bene stare sempre molto attenti al cibo che si acquista e consuma.

Come difendersi dalle truffe alimentari ?

Innanzitutto leggendo molto bene le etichette, la provenienza del cibo e la data di scadenza.

La qualità ha un prezzo: se i prezzi sono troppo bassi, diffidiamo delle offerte preferendo marchi noti o consorzi made in Italy.

Truffe alimentari: i cibi più contraffatti

Tra i formaggi più soggetti a sofisticazione alimentare ci sono il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano.

In questo caso è consigliabile acquistare solo ed esclusivamente prodotti ufficiali, marchiati sulla crosta, che deve essere integra e non spaccata.

Identificare un falso alimentare non è sempre facile: per questo acquistare il prodotto originale o un prodotto simile ma di certa provenienza italiana mette al riparo da eventuali brutte sorprese.

Anche la mozzarella di bufala è soggetta a frodi alimentari: qui l’approfondimento 


Anche la carne è soggetta a sofisticazioni alimentari.

Tra le frodi alimentari più comuni c’è la vendita di carni surgelate spacciate per fresche .

Uno dei modi per difendersi in questo caso è acquistare carni italiane, di provenienza certificata e al giusto prezzo.

Le truffe alimentari riguardano anche il pesce fresco, alimento che se non conservato adeguatamente, rischia di metter in serio pericolo la nostra salute.

riconoscere il pesce contraffatto

La contraffazione più diffusa del pesce riguarda la provenienza: pesce pescato nei mari asiatici, viene spacciato per nostrano e magari anche fresco quando in realtà è stato scongelato.

Per riconoscere il pesce fresco è opportuno fare queste verifiche:

  • La pescheria dove fate i vostri acquisti deve essere in ottimo stato di igiene
  • Il colore del pesce non deve esser smunto, così come il colore degli occhi che devono esser brillanti e vivi.
  • L’odore non deve essere troppo pungente e pronunciato: questo è sintomo di deterioramento dell’alimento
  • Il pesce va toccato: non deve presentare rigonfiamenti e deve esser sodo e allo stesso tempo elastico, altrimenti è da buttare.
  • L’acquisto di cozze deve esser fatto sapendo che la legge prevede che siano vendute in sacchetti di rete con tanto di cartellini di idoneità al consumo

Anche vino e olio sono alimenti molto contraffatti.

Acquistare vino di cantine conosciute ci aiuta a star lontani dalle truffe. Anche il prezzo è indice di qualità: vini a prezzi stracciati sono sicuramente vini di scarsa qualità che potrebbero riservarci brutte sorprese oltre che forti mal di testa

L’olio va acquistato leggendo molto attentamente l’etichetta su cui viene chiaramente specificata la provenienza delle olive con cui è stato prodotto.

Forse non tutti sanno che tra gli alimenti più contraffatti al mondo c’è il miele.


truffe alimentari il miele contraffatto

La sofisticazione di questo prezioso alimento riguarda l’origine, gli zuccheri e la scadenza.

Spesso i mieli contraffatti sono prodotti con mix di differenti mieli di provenienza asiatica e sud americana e poi spacciati come Made in Italy.

Alcuni mieli contraffatti inoltre sono una mistura di di acqua e zucchero colorata di giallo.

Per questi motivi, il miele che acquistiamo deve esser tassativamente munti di etichetta con provenienza , origine botanica e annata.

Spesso vengono spacciati mieli dell’annata in corso mentre in realtà si tratta di mieli vecchi.

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