Truffe via smartphone: non aprire queste notifiche

Truffe via smartphone: non aprire queste notifiche

Non accenna a diminuire il numero di notifiche pericolose che arrivano tramite il servizio Google News e le inserzioni sui social network. Sembra incredibile che, nonostante tutti i livelli di sicurezza e controllo attivati da Google e dai vari Social Network, non si riesca a mettere fine alle notifiche di spam contenenti link pericolosi. Come riconoscere le notifiche pericolose In gergo sono chiamate Tech Support Scams perché utilizzano la tecnica di fornirti un supporto tecnico gratuito per risolvere subito un problema molto pericoloso sul tuo dispositivo.  Di seguito una serie di esempi di tipologie di messaggio che possono nascondere link pericolosi: Il tuo smartphone sta diventando lento? Sei a rischio virus! Pulisci subito Il tuo account è stato bloccato! Rischio… Leggi di più

QRishing: la truffa che si diffonde tramite QR code

QRishing: la truffa che si diffonde tramite QR code

L’utilizzo del QR code è sempre più diffuso, lo usiamo per fare pagamenti, accedere a informazioni, ottenere sconti, scaricare guide, accedere ad una rete wi-fi, eccetera. Il suo nome è un acronimo di Quick Response Code (codice a risposta veloce) perché, quando viene scansionato tramite smartphone, fornisce accesso immediato a contenuti multimediali, app e siti internet. Il QR code è anche utilizzato per fare e ricevere pagamenti tramite le apposite app sicure. Ed è proprio questa diffusione capillare e il suo utilizzo ormai quotidiano che ha portato i cybercriminali a utilizzare questa tecnica per le loro truffe. Come funziona il QRishing Come per il phishing, anche le truffe via QR code sfruttano l’autorevolezza di aziende, organizzazioni e banche molto note… Leggi di più

In arrivo una nuova ondata di trojan capaci di violare i conti bancari

In arrivo una nuova ondata di trojan capaci di violare i conti bancari

Il trojan Cerberus è noto a chi si occupa di sicurezza informatica come un malware molto pericoloso che circola dal 2019 e riesce ad entrare negli home banking e fare operazioni bancarie indisturbato. Recentemente, dopo aver cercato di venderlo all’asta senza successo, il suo creatore ha deciso di regalarlo alla community di hacker e sviluppatori del Dark Web. La notizia è stata data a Next 2000, la conferenza annuale sulla cybersecurity organizzata da Kaspersky, in cui gli esperti hanno reso noto che a breve potrebbero arrivare infinite varianti di questo malware ed è necessario alzare il livello di guardia. Cerberus è stato scoperto un anno fa in un’app per convertire le valute pubblicata sul Play Store di Google. All’epoca il suo creatore… Leggi di più

Bonus Covid-19: Attenzione al link con malware nei falsi sms dell’Inps

Bonus Covid-19: Attenzione al link con malware nei falsi sms dell’Inps

Il sito dell’Inps è passato alla cronaca all’inizio di aprile per i numerosi problemi riscontrati dai contribuenti durante la richiesta del bonus di 600 €. Non appena il sito è tornato a funzionare, sono stati quasi 4 milioni gli utenti che sono riusciti a inoltrare la domanda, ricevendo in questi giorni la conferma della ricezione via email. Sull’onda di questo evento, i truffatori hanno messo a punto una campagna smishing (phishing tramite SMS) con l’invio massivo di un SMS contenente un messaggio che ha tratto in inganno molti tra gli utenti che avevano inoltrato con successo la domanda: A seguito della sua richiesta accredito domanda Covid-19. Aggiorna i tuoi dati nel inps-ixxxxx.online Cliccando sul link riportato nell’SMS però si apre… Leggi di più

Fotocamere dei telefoni Google e Samsung vulnerabili agli hacker

Fotocamere dei telefoni Google e Samsung vulnerabili agli hacker

La maggior parte delle app che scarichiamo sui nostri telefoni ci chiedono il permesso per poter accedere a localizzazione, fotocamera e archivio di foto, video e documenti. Nel caso si abbia uno smartphone Samsung o Google, invece, il sistema potrebbe non chiederci alcun permesso in quanto un bug di sistema da alle app l’accesso alla fotocamera in automatico e senza che ci venga richiesta alcuna conferma. Il problema comincia in caso l’app nasconda un software malevolo, un malware, in grado di accedere al nostro archivio e condividere con gli hacker posizione, foto, video e registrazioni audio. L’app portatrice di malware, infatti, una volta entrata nell’archivio di foto e video, invia un segnale al server degli hacker con il quale resta costantemente in contatto… Leggi di più

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