Non sembra possibile, ma era già successo e probabilmente succederà ancora. In questi giorni la Polizia di Stato e della Guardia di Finanza di Roma hanno arrestato 13 persone per una maxi truffa immobiliare. I truffatori individuati appartengono a due organizzazioni che hanno operato parallelamente tra la fine del 2018 e l’inizio del 2020, mettendo a segno almeno cinque truffe, per una somma totale di 600.000 Euro, di cui due portate a compimento, una interrotta per l’arresto in flagranza di 5 persone coinvolte e le altre due non concluse a causa della mancata concessione del mutuo da parte delle banche.
Le persone coinvolte dovranno rispondere di “truffa, possesso e fabbricazione di documenti falsi“ e di “sostituzione di persona ai danni di istituti di credito e ignari cittadini mediante fittizie compravendite immobiliari e illecite richieste di finanziamento”.
L’allarme è scattato dopo alcune denunce da parte di proprietari di immobili che venivano a conoscenza della vendita di una loro abitazione senza esserne a conoscenza e da parte di direttori di di banche per rate insolute dei mutui intestate a persone divenute improvvisamente irreperibili.
La truffa immobiliare si svolgeva sempre nello stesso modo: venivano individuati degli immobili in vendita a Roma, si ingaggiavano persone che, con documenti falsi e numeri di telefono temporanei, si spacciavano per i proprietari delle case e firmavano contratti di compravendita di fronte a un ignaro notaio. Non appena la cifra pattuita per l’acquisto veniva accreditata sul conto, questa spariva immediatamente dopo aver concluso l’atto di vendita.
Nell’ottica della trasparenza e della sicurezza delle compravendite immobiliari è sempre più importante essere in grado di fare tutte le indagini preventive prima di iniziare o concludere qualsiasi trattativa.