L’e-commerce ha visto aumentare i propri numeri in modo considerevole durante l’emergenza Coronavirus e così il trucco del pacco bloccato in dogana è tornato ad essere un’esca piuttosto efficace.

La truffa del pacco rimasto bloccato a causa del mancato pagamento delle spese di spedizione infatti è vecchiotta. Questa volta non arriva più via email, ma viaggia tramite un messaggio via SMS e WhatsApp, il cui testo è:

“Si richiede di versare 2 euro per sbloccare un pacco in spedizione inserendo tutti i dati della carta di credito”.

Alla fine del messaggio c’è il link al sito in cui effettuare il pagamento inserendo i dati della carta di credito. Se si procede con il pagamento, i truffatori, oltre ai due euro, ricevono i dati della carta che potranno utilizzare per attivare abbonamenti a news o altri servizi che richiedono il pagamento di quella cifra ogni mese.

Le conseguenze potrebbero essere anche peggiori perché, gli hacker che stanno dietro alle operazioni di Smishing e Phishing, sono in grado di fare operazioni utilizzando le carte di credito per prelievi ben più alti di 2 euro e per operazioni illecite.

L’unico modo per difendersi da questo tipo di truffe è non cliccare mai sui link contenuti nei messaggi provenienti da contatti sconosciuti e, soprattutto, di non inserire i propri dati personali, quelli della propria carta di credito o del conto corrente.

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