Nuovo phishing: il messaggio di avvio indagini per utilizzo improprio di internet

Negli ultimi giorni, la Polizia Postale ha rilevato una nuova campagna di phishing attraverso SMS e e-mail. I truffatori fingono di essere il “Comando Carabinieri per la tutela dell'informatica” e inviano false convocazioni giudiziarie che hanno come oggetto “Inchiesta avviata su utilizzo improprio della rete”, sollecitando l’aggiornamento o la verifica dei propri dati sensibili.
Queste comunicazioni vengono presentate con toni ufficiali e chiedono di provvedere immediatamente ad aggiornare i proprio dati immediatamente cliccando su un link. Peccato che, dietro l’apparenza istituzionale, si cela una trappola: un sito fasullo ideato per rubare credenziali e dati personali.
È fondamentale ricordare sempre che nessuna comunicazione ufficiale dovrebbe chiedere dati personali o allegati in modo improvviso. Davanti al dubbio, meglio sbagliare per eccesso di prudenza e contattare direttamente l’ente di riferimento.
Come funziona il raggiro
- Messaggio ufficiale: ricevi un SMS o una e-mail che riporta intestazioni e loghi come se fosse inviato da un comando dei Carabinieri.
- Richiesta urgente: viene chiesto di “aggiornare convocazione” oppure di scaricare un documento.
- Link malevolo: cliccando sul link si viene reindirizzati a un portale falso, spesso convincente nella grafica, in cui viene chiesto di inserire dati sensibili (carta d'identità, codice fiscale, password…).
- Furto di dati: tutte le informazioni inserite vengono raccolte dai truffatori, esponendo l’utente a furto d’identità o frode finanziaria.
Consigli dalla Polizia Postale per proteggersi
La raccomandazione è di non fidarsi mai di comunicazioni improvvise che pretendono urgenza, soprattutto se accompagnate da link o allegati. Le autorità, come Carabinieri o la stessa Polizia Postale, non inviano convocazioni giudiziarie via SMS o e-mail non richiesti.
Per evitare di cadere vittima:
- Verifica sempre l’identità del mittente: controlla mittente, domini, loghi, grammatica del testo. Un linguaggio approssimativo o errori sono indizi di truffa.
- Non cliccare link sospetti: digita manualmente l’indirizzo ufficiale sul browser o chiama gli enti preposti per verificare e segnalare.
- Blocca e segnala: cestina il messaggio, blocca il mittente, e se hai dei sospetti segnala l’accaduto alla Polizia Postale.
Cosa fare se hai fornito i dati
- Cambia tutte le password eventualmente inserite.
- Controlla i movimenti bancari e segnala subito ogni attività anomala.
- Chiedi supporto alla tua banca: possono bloccare carte, monitorare transazioni o aiutarti a limitare eventuali danni.
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