L’acquisto di una casa in costruzione è un acquisto “su carta” in quanto la casa esiste solo su progetto o è in fase di costruzione. Il progetto però potrebbe non arrivare alla realizzazione sia per problemi non dipendenti dalla volontà del costruttore che per una premeditazione, ovvero una truffa ai danni di ignari compratori.

Chi acquista una casa su progetto lo fa per ottenere vantaggi concreti: concordare un prezzo più vantaggioso, intervenire nella fase della personalizzazione (disposizione delle stanze e scelta dei materiali). In cambio deve essere disposto ad accettare qualche rischio come quello di vedersi consegnare la casa in ritardo o diversa da quando concordato e, nei casi più sfortunati, quello di non vedersi consegnare la casa per nulla. Ad esempio esistono casi di case consegnate senza allacciamenti a rete idrica, rete fognaria, gas e luce, o con cortili e giardini che erano cumuli di macerie, piastrellature incomplete, rubinetterie e pavimentazioni scadenti differenti da quelle per cui l’acquirente aveva pagato.

Le lacune nella tutela del compratore

Prima dell’entrata in vigore del Decreto Legislativo n°122 del 20 giugno 2005, gli acquisti di questo genere in Italia comportavano dei rischi enormi perché la legge non tutelava i compratori di di case ancora in costruzione. Le tutele previste dal Decreto 122 sono: garanzia fideiussoria (se il costruttore non consegna la casa il compratore viene risarcito dalla banca o dall’assicurazione), la polizza danni (se la casa viene consegnata troppo in ritardo, con caratteristiche non concordate o vizi strutturali), più regole durante la stesura del compromesso e del rogito e un fondo di solidarietà che permetta a chi è stato truffato di rientrare in possesso del denaro perso.

Il D.L. n°122 elenca, tra tutti i dati da citare nei documenti ufficiali, anche gli estremi del permesso di costruzione oppure gli estremi della richiesta del permesso, se questo non è ancora stato rilasciato. I progetto di costruzione risulterà valido quindi, anche se il permesso di costruzione non è stato ottenuto, mettendo l’acquirente nelle condizioni di poter comunque incappare in brutte sorprese e vere e proprie truffe.

 
 

Come tutelarsi dalle truffe delle case in costruzione

L’unico modo per difendersi è pretendere una copia di tutti i documenti relativi al progetto di costruzione: il capitolato di costruzione e le condizioni contrattuali.

Il capitolato di costruzione deve essere il più dettagliato possibile e per una maggior tutela deve essere esaminato da un tecnico specializzato che verifichi l’esattezza della documentazione.

Per la parte contrattuale la consulenza va richiesta a un notaio o a un avvocato, in modo da verificare tutte le clausole.

Un’ulteriore tutela è quella di informarsi sulla società di costruzione e sui suoi soci, in modo da controllare la loro situazione e verificare che non abbiano situazioni critiche alle spalle che non depongono a favore della loro onestà.

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