Il furto d’identità è la nuova frontiera del cyber crime organizzato. La Polizia Postale ha recentemente smascherato una grossa organizzazione di cui ha già individuato 56 responsabili e le indagini non sono ancora finite. Per ora si parla migliaia di persone oggetto della truffa e di oltre 600.000 euro di bottino, ma sono cifre destinate a salire.
Attraverso la tecnica denominata Sim swap, ovvero scambio di Sim, l’organizzazione procedeva all’acquisizione dei dati relativi alla sua identità, clonava la sim collegata al telefono cellulare e riusciva ad entrare in tutti i suoi account, compreso l’internet banking, attraverso il furto d’identità.
Oltre a prosciugare il conto corrente, lo scopo era quello di utilizzare l’identità del malcapitato per frodare altre persone tramite la vendita di beni non esistenti sui portali specializzati. Come contatto inserivano quello della persona a cui era stata rubata l’identità, così da poter essere anche contattati sul telefonino con la falsa sim e rassicurare il compratore dell’esistenza dell’oggetto in vendita e dell’identità del venditore, con tanto di invio di falsi documenti per potersi far accreditare le somme tramite bonifici sul conto corrente a questo intestato e deviare immediatamente il denaro su carte prepagate di altri complici prima di sparire nel nulla.
Durante le indagini la Polizia Postale si è avvalsa dell’aiuto degli specialisti nel contrasto al fenomeno del Financial Cyber Crime dei Compartimenti Polizia Postale di Messina, Palermo e Reggio Calabria.