Colpiscono maggiormente gli anziani e le persone che vivono da sole e possono essere traumatiche oltre che dannose dal punto di vista economico. Le truffe porta a porta cambiano spesso modalità per aumentare le probabilità di essere efficaci e per questo motivo meglio non abbassare mai la guardia.

In vista della stagione estiva, meglio allertare il maggior numero di persone diffondendo queste semplici regole per proteggersi e proteggere i propri cari.

Ecco le 10 regole d’oro per difendersi dalle truffe porta a porta

  1. Non aprire mai la porta a persone sconosciute, soprattutto se insistono per entrare dichiarando di essere dei tecnici mandati da qualche fornitore di luce o gas e informare subito le forze dell’ordine se iniziano ad essere invadenti.
  2. Non fidarsi di sconosciuti che dicono di conoscere parenti e amici e cercano di essere credibili nominandoli o descrivendoli e inventandosi false emergenze che li riguardano per per poter entrare in casa.
  3. In caso le persone alla porta siano in uniforme, ma si nutrano dubbi sulla loro reale identità, chiedere loro di esibire la tessera personale di riconoscimento
  4. Gli impiegati di banca, delle Poste o altri enti pubblici non vanno mai e per nessun motivo a casa dei clienti, specie per controllare se le banconote in possesso siano vere o false e tantomeno per sostituirle.
  5. Se possibile non tenere in casa grosse somme di denaro contante e gioielli di valore.
  6. Non fidarsi di persone che, per entrate in casa, simulando malori e chiedono dell’acqua. Farli accomodare sul pianerottolo e chiedere aiuto ai vicini.
  7. Non fidarsi di chi propone abbonamenti a riviste delle forze dell’ordine, sia presentandosi di persona sia, soprattutto, al telefono.
  8. In caso non ci si possa muovere da casa per fare una denuncia, chiamare il 112 e le Forze di Polizia provvederanno ad inviare personale a domicilio.
  9. Le società di fornitura servizi (gas, luce, telefono e acqua), prima di fare delle verifiche in casa, emettono degli avvisi.
  10. L’Inps non manda i suoi dipendenti presso il domicilio per controllare il libretto della pensione. Qualora l’istituto avesse necessità di effettuare delle verifiche, si riceverà un apposito avviso tramite posta.

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