Le truffe immobiliari sono in crescita e le vittime aumentano ogni anno. Se internet ha velocizzato e migliorato la vita di chi vende, affitta o cerca casa, purtroppo ha anche aperto la strada a una nuova tipologia di truffatore online: il truffatore immobiliare.
Lo scam immobiliare è piuttosto subdolo perché si rinnova e si perfeziona continuamente per essere sempre più efficace. Anche i truffatori sono più organizzati e spesso agiscono in gruppo, creando organizzazioni in grado di impedire alle forze dell’ordine di risalire ai veri responsabili.

Ecco 3 esempi di scam immobiliare

1. Annunci di case inesistenti

A chi sta cercando casa può capitare di vedere lo stesso annuncio su diversi siti e su questo non c’è nulla di strano. Il sospetto deve venire quando i dati non coincidono: stesse fotografie, ma indirizzo, città e prezzo non coincidono. Spesso anche il nome dell’inserzionista è differente. Prima di rispondere all’annuncio, meglio fare una ricerca su google tramite immagine, per verificare che non si tratti di un annuncio replicato in varianti differenti e, quindi falso e una ricerca su Google Maps utilizzando l’indirizzo per vedere se l’immobile coincide.

3. Accordi improbabili con Airbnb

Si tratta di una truffa piuttosto subdola che punta sulla fretta di aver trovare una casa nel più breve tempo possibile. È il caso di studenti o lavoratori fuori sede o turisti che desiderano passare qualche giorno un una città senza spendere troppo. Gli annunci sono scritti molto bene, corredati da foto molto belle e a un prezzo molto vantaggioso.
Se contattato, l’inserzionista risponde subito presentandosi come un professionista in viaggio di lavoro all’estero e desideroso comunque di venire incontro alle esigenze dell’utente. A riprova della buona volontà e dell’onestà dichiara di aver stretto un accordo con Airbnb che si occuperà di tutto, garantendo la consegna delle chiavi tramite corriere, il pagamento sicuro e la possibilità di rimborso completo in caso di problemi.
A conclusione viene richiesto l’invio tramite email di un documento d’identità, indirizzo per l’invio delle chiavi e l’email a cui inviare la documentazione in modo da permettere ad Aibnb di avviare un’ipotetica pratica. Ovviamente Airbnb non offre questo tipo di servizio e, per esserne certi, basta andare sul sito e leggere il regolamento.

Richieste di caparra per visionare o assicurarsi la casa

Anche se questo è il caso più conosciuto, sono ancora molte le persone che cascano in questo tipo di truffa. La fretta di assicurarsi una casa a un prezzo vantaggioso è il fattore su cui puntano i truffatori che richiedono il versamento di una caparra per poter visitare la casa o per aggiudicarsela subito eliminando la “numerosa concorrenza”. Per convincere le vittime a versare la caparra, il truffatore potrebbe anche promettere di restituirla interamente in caso la persona decidesse di non affittarla. A prova dell’onestà dell’operazione mandano via email documenti di identità e dichiarazioni firmate di pre-accordo. Peccato che i documenti siano falsi o appartenenti a vittime di furto d’identità. L’unico modo per difendersi da questo tipo di truffa è non mandare mai denaro e tantomeno copie di documenti a chi li pretende per farvi visitare una casa.

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