La procura sta indagando sulla truffa della false fideiussioni che ha causato un danno da mezzo milione di euro alla concessionaria Car di Bologna.
L’indagine, partita grazie alla denuncia del presidente della concessionaria vittima del raggiro, ha già individuato un primo indagato, un uomo di 52 anni, legale rappresentante di una ditta di autonoleggio con sede a San Lazzaro (BO), utilizzata per la maxi truffa. Il numero degli indagati è probabilmente destinato a salire.
La truffa ha avuto inizio a settembre quando l’uomo si è presentato al concessionario per acquistare numerose autovetture per la propria attività di autonoleggio. Il primo accordo è di inizio di ottobre con la vendita di otto Panda e due Tipo, per un prezzo complessivo di circa 150mila euro.
Trattandosi di un cliente nuovo, il concessionario chiede come garanzia una fideiussione emessa da una banca. Il compratore accetta e presenta una fideiussione di Deutsche Bank, che risulta totalmente estranea al fatto. La garanzia è però considerata buona, perché corredata dalla firma e dal timbro della banca.
Le rate vengono pagate regolarmente, quindi il concessionario non ha nessun problema ad accettare un nuovo ordine per altre 14 automobili , questa volta il livello sale: dieci Giulietta Alfa Romeo, tre Stelvio e un Grand Cherokee, per un totale di altri 350mila euro. Viene prodotta una nuova fideiussione falsa che però viene accettata come garanzia.
A fine febbraio, il compratore, dopo aver pagato regolarmente per sei mesi, chiede una delazione per momentanee difficoltà economiche. Del totale del debito restano da pagare 450mila euro.
Essendo che ad aprile il compratore ancora non accenna a pagare, il presidente della concessionaria si decide a riscuotere la fideiussione e scopre quindi che si trattava di fideiussioni false. A questo punto è scattata la denuncia con richiesta di sequestro delle automobili non pagate che però non sono più dell’autonoleggio, ma sono state vendute a terzi, ovviamente ignari della truffa.
